Fahrenheit 451 (edito in Italia anche con il titolo Gli anni della fenice) è un romanzo di fantascienza del 1953, scritto da Ray Bradbury.
Nasce come espansione del racconto breve The Fireman, pubblicato originariamente nel numero di febbraio 1951 della rivista Galaxy Science Fiction e, in italiano, sulla rivista Urania in due puntate (nn. 13 e 14, novembre e dicembre 1953) con il titolo Gli anni del rogo. In forma di romanzo fu pubblicato per la prima volta nel 1953 sulla nascente rivista Playboy, sul secondo, terzo e quarto numero[1].
Ambientato in un imprecisato futuro posteriore al 1960, vi si descrive una società distopica in cui leggere o possedere libri è considerato un reato, per contrastare il quale è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume.
Il titolo del romanzo si riferisce a quella che Bradbury riteneva essere la temperatura di accensione della carta (e che nel Sistema internazionale corrisponde a circa 506 K, 233 °C),
anche se nel testo non vi si fa riferimento: tale cifra compare,
infatti, solo sull'elmetto da pompiere del protagonista Montag. In
realtà la temperatura d'accensione della carta dipende dal suo spessore:
quella di giornale si accende per esempio a 185 °C, quella da lettera a 360 °C.
Nel 1966 il libro è stato trasposto in un omonimo film per la regia di François Truffaut. Nel 2004 al libro è stato assegnato il premio Retro Hugo come miglior romanzo 1954.
ragazze amanti della lettura leggono un libro ogni due mesi e poi ne parlano insieme. Il gruppo è chiuso, le serate sono solo per le iscritte al Club
giovedì 14 maggio 2015
giovedì 7 maggio 2015
NONO INCONTRO - MANSFIELD PARK DI JANE AUSTEN
12 maggio 2015 - caffè degli Specchi in salita pollaiuoli
Mansfield Park, uno dei romanzi più noti e discussi di Jane Austen, narra la storia di Fanny Price. Adottata, ancora bambina, dagli zii Sir Thomas e Lady Bertram, Fanny viene accolta e allevata nella loro lussuosa proprietà di Mansfield Park. Qui cresce, parente povera in un ambiente d’élite, e misura tutta la distanza fra il proprio modello educativo – fondato sul senso del dovere, l’abnegazione, la virtù – e quello, in particolare, della spregiudicata Mary Crawford. Alla fine la protagonista sposerà il cugino Edmund, figlio di Sir Thomas, e con lui si stabilirà definitivamente a Mansfield Park. Al di là dell’apparente trionfo della morale tradizionale, la narrazione contiene un’implicita e corrosiva critica della cultura dominante del primo Ottocento: Fanny – suggerisce l’autrice – realizza, infatti, l’ascesa sociale al prezzo della negazione della propria libertà e spontaneità. Mansfield Park ha il suo vero centro nel tema scottante dell’educazione femminile e dimostra tutta la modernità di Jane Austen, le cui opere, non a caso, conoscono oggi uno straordinario e duraturo successo, coronato anche da fortunate trasposizioni cinematografiche.
«Il fasto della casa la sbalordiva, ma non riusciva a consolarla. Le stanze erano troppo grandi perché vi si potesse muovere con disinvoltura; temeva di rompere qualsiasi cosa toccasse e si aggirava quasi furtivamente, nel costante terrore di una cosa o di un’altra, rifugiandosi spesso a piangere nella sua camera.»
All'inizio è stata un poco dura, poiché introduce moltissimi personaggi tutti insieme, e non è facile entrare subito nella vicenda. Il ritmo, nella prima parte, era piuttosto lento, ma poi, pian piano, la trama si è fatta più articolata e coinvolgente.
La protagonista è Fanny, una bambina che è adottata dai suoi zii, per aiutare la sua famiglia: sua madre, infatti, ha una famiglia molto numerosa e non è così ricca da sostenerli tutti in maniera adeguata. I suoi zii, invece, vivendo in condizioni notevolmente migliori, la accolgono a Mansfield Park, cornice di quasi l'intera vicenda, dove viene cresciuta insieme ai loro quattro figli: Thomas, Edmund, Maria e Julia. E' trattata, sin da piccola, con sufficienza dai cugini, ad eccezione di Edmund che si dimostra sempre molto gentile e affettuoso nei suoi riguardi. Oltre ai Bertram, Fanny ha un'altra zia, Mrs Norris, la quale disprezza chi è al di sotto della sua classe, e così la stessa bambina, umiliandola costantemente, a differenza degli altri nipoti, che invece stravizia, in modo particolare Maria, e questo sarà una delle cause dei successivi, sgradevoli, avvenimenti per la famiglia.
La piccola Fanny cresce con un forte senso della virtù e della compostezza; diverrà una fanciulla gentile, generosa, remissiva e sempre pronta ad accettare ogni ordine che le viene dato. Non darà mai veri segni di ribellione, se non fosse per un unico punto, che riguarda uno dei suoi saldi principi ai quali si attiene: sposare l'uomo che ama. Ogni volta che, però, andrà contro i voleri dello zio - di cui inizialmente avrà paura - si sentirà profondamente mortificata. Spesso non è felice, ma le uniche luci in quella grande casa, saranno il suo affetto smisurato per il fratello con cui rimane in profondo contatto, e l'amore che pian piano affiora nel suo cuore per suo cugino Edmund.
Nella prima parte del romanzo, Fanny viene spesso messa in disparte, come mera spettatrice di ciò che avviene a Mansfield Park. L'arrivo dei due fratelli Crawford, Mary e Henry, sarà alla base dello stravolgimento nella vita tranquilla del luogo.
Mary ed Henry si dimostreranno presto dei ragazzi molto spregiudicati, dediti in modo particolare alla vanità e all'egoismo, e alla volontà di contrarre il matrimonio più redditizio possibile. Sono il perfetto opposto della fragile e composta Fanny, un neo della società basata su rigidi dettami.
Mary inizierà a frequentare presto Edmund, mentre Henry si divertirà a far innamorare di sè le sue sorelle, incurante che Maria sia già promessa sposa di un altro.
Tutto ciò avviene quando Mr Thomas Bertram sarà lontano, per risolvere alcuni problemi nella sua piantagione ad Antigua, e i ragazzi, senza il controllo del padre, con una zia (Norris) pronta a viziarli, e una madre che li ignora altamente, dedicandosi unicamente al suo cagnolino e all'ozio, finiranno per commettere degli sbagli. Nasce in loro l'idea e la volontà di mettere in scena un'opera teatrale, nonostante il parere contrario del moralistico Edmund, che insieme a Fanny, ritiene il contenuto scandaloso, così come sconveniente la partecipazione di una donna a una rappresentazione teatrale.
Questo gioco fatto anche di fraintendimenti e di reciproche confessioni di sentimenti, viene interrotto dal ritorno di Mr Bertram, che si infuria terribilmente della sgradevole situazione che si ritrova in casa.
Maria finirà per sposare il suo promesso sposo e porterà con sé la sua sorellina, e così la scena si sposta soprattutto su Fanny che inizia ad essere guardata da tutti in maniera diversa. Infatti, nella seconda parte del romanzo, da mera spettatrice, sembra diventare la vera protagonista del romanzo - come dovrebbe essere -. Mr Bertram, ad esempio, venuto a conoscenza del comportamento dignitoso della fanciulla, inizia a dimostrarle un maggior affetto, e anche i due fratelli Mary e Henry spostano i loro sguardi su di lei, anche in maniera sgradita alla povera ragazza, che conoscendo i loro veri caratteri, non riesce proprio ad apprezzarli. Tanto più che Fanny soffre terribilmente nel vedere l'affetto crescente che lega suo cugino alla bella e forte Mary.
Henry, non potento più avere le due sorelle Bertram, sposta il suo interesse proprio verso quella fanciulla tenuta da parte, e sembra fare di tutto per spingerla a sposarlo. Nonostante i continui rifiuti della ragazza, non sembra placarsi, e alla fine la dolcezza e la pacatezza di Fanny, lo porteranno a innamorarsi realmente di lei.
Sir Thomas e lo stesso Edmund spingono più volte Fanny a cambiare opinione: Henry Crawford sarebbe un buon partito per lei, un ragazzo adatto a una come lei, ma lei si dimostra davvero irremovibile. Per tal motivo, Sir Thomas la manda a vivere dalla sua famiglia, nella speranza che le ristrettezze economiche la portino a modificare la sua opinione su Henry e ad accettarlo.
Ma la situazione scivola in basso, irrimediabilmente. Fanny si ritrova a vivere in una ambiente del tutto diverso da quello in cui è cresciuta: nonostante sia la sua famiglia, si sente quasi un'estranea, e si avverte la forte differenza tra i due ambienti e le differenti classi sociali. A Mansfield Park regna la pulizia, il decoro, l'educazione, il silenzio; nella vecchia casa di famiglia, i bambini non fanno altro che urlare e correre per tutta la casa, sbattendo porte e litigando tra di loro, e i suoi stessi genitori sembrano ignorarla. Stringerà un rapporto più importante con una delle sue sorelle, Susan, che dimostrerà la viva volontà di apprendere quella pacatezza di modi che tanto ammira in Fanny.
Tuttavia, nella famiglia dei Bertram la situazione diventa sempre più spiacevole. Il primogenito, Tom, rischierà la vita per una malattia contratta a causa della sua vita dissoluta, Maria fuggirà con Henry incurante del suo matrimonio, Julia seguirà il suo cattivo esempio con un altro uomo. Solamente Fanny si dimostrerà essere la perfetta figlia che si attiene alla rigida morale dell'epoca. E i suoi atteggiamenti, spesso remissivi e pacati, finiranno per condurla alla realizzazione del suo sogno e all'aspirazione del suo cuore: sposare colui che ama.
Il finale non lascia felici come negli altri romanzi, ha un retrogusto un po' amaro, è come se la rigida società tanto criticata da Jane, alla fine avesse la meglio. Colei che si è attenuta alle regole, ha ottenuto il suo amore, ma resterà sempre in quell'ambiente dove è stata a lungo trattata quasi come un oggetto.
Mansfield Park, uno dei romanzi più noti e discussi di Jane Austen, narra la storia di Fanny Price. Adottata, ancora bambina, dagli zii Sir Thomas e Lady Bertram, Fanny viene accolta e allevata nella loro lussuosa proprietà di Mansfield Park. Qui cresce, parente povera in un ambiente d’élite, e misura tutta la distanza fra il proprio modello educativo – fondato sul senso del dovere, l’abnegazione, la virtù – e quello, in particolare, della spregiudicata Mary Crawford. Alla fine la protagonista sposerà il cugino Edmund, figlio di Sir Thomas, e con lui si stabilirà definitivamente a Mansfield Park. Al di là dell’apparente trionfo della morale tradizionale, la narrazione contiene un’implicita e corrosiva critica della cultura dominante del primo Ottocento: Fanny – suggerisce l’autrice – realizza, infatti, l’ascesa sociale al prezzo della negazione della propria libertà e spontaneità. Mansfield Park ha il suo vero centro nel tema scottante dell’educazione femminile e dimostra tutta la modernità di Jane Austen, le cui opere, non a caso, conoscono oggi uno straordinario e duraturo successo, coronato anche da fortunate trasposizioni cinematografiche.
«Il fasto della casa la sbalordiva, ma non riusciva a consolarla. Le stanze erano troppo grandi perché vi si potesse muovere con disinvoltura; temeva di rompere qualsiasi cosa toccasse e si aggirava quasi furtivamente, nel costante terrore di una cosa o di un’altra, rifugiandosi spesso a piangere nella sua camera.»
All'inizio è stata un poco dura, poiché introduce moltissimi personaggi tutti insieme, e non è facile entrare subito nella vicenda. Il ritmo, nella prima parte, era piuttosto lento, ma poi, pian piano, la trama si è fatta più articolata e coinvolgente.
La protagonista è Fanny, una bambina che è adottata dai suoi zii, per aiutare la sua famiglia: sua madre, infatti, ha una famiglia molto numerosa e non è così ricca da sostenerli tutti in maniera adeguata. I suoi zii, invece, vivendo in condizioni notevolmente migliori, la accolgono a Mansfield Park, cornice di quasi l'intera vicenda, dove viene cresciuta insieme ai loro quattro figli: Thomas, Edmund, Maria e Julia. E' trattata, sin da piccola, con sufficienza dai cugini, ad eccezione di Edmund che si dimostra sempre molto gentile e affettuoso nei suoi riguardi. Oltre ai Bertram, Fanny ha un'altra zia, Mrs Norris, la quale disprezza chi è al di sotto della sua classe, e così la stessa bambina, umiliandola costantemente, a differenza degli altri nipoti, che invece stravizia, in modo particolare Maria, e questo sarà una delle cause dei successivi, sgradevoli, avvenimenti per la famiglia.
La piccola Fanny cresce con un forte senso della virtù e della compostezza; diverrà una fanciulla gentile, generosa, remissiva e sempre pronta ad accettare ogni ordine che le viene dato. Non darà mai veri segni di ribellione, se non fosse per un unico punto, che riguarda uno dei suoi saldi principi ai quali si attiene: sposare l'uomo che ama. Ogni volta che, però, andrà contro i voleri dello zio - di cui inizialmente avrà paura - si sentirà profondamente mortificata. Spesso non è felice, ma le uniche luci in quella grande casa, saranno il suo affetto smisurato per il fratello con cui rimane in profondo contatto, e l'amore che pian piano affiora nel suo cuore per suo cugino Edmund.
Nella prima parte del romanzo, Fanny viene spesso messa in disparte, come mera spettatrice di ciò che avviene a Mansfield Park. L'arrivo dei due fratelli Crawford, Mary e Henry, sarà alla base dello stravolgimento nella vita tranquilla del luogo.
Mary ed Henry si dimostreranno presto dei ragazzi molto spregiudicati, dediti in modo particolare alla vanità e all'egoismo, e alla volontà di contrarre il matrimonio più redditizio possibile. Sono il perfetto opposto della fragile e composta Fanny, un neo della società basata su rigidi dettami.
Mary inizierà a frequentare presto Edmund, mentre Henry si divertirà a far innamorare di sè le sue sorelle, incurante che Maria sia già promessa sposa di un altro.
Tutto ciò avviene quando Mr Thomas Bertram sarà lontano, per risolvere alcuni problemi nella sua piantagione ad Antigua, e i ragazzi, senza il controllo del padre, con una zia (Norris) pronta a viziarli, e una madre che li ignora altamente, dedicandosi unicamente al suo cagnolino e all'ozio, finiranno per commettere degli sbagli. Nasce in loro l'idea e la volontà di mettere in scena un'opera teatrale, nonostante il parere contrario del moralistico Edmund, che insieme a Fanny, ritiene il contenuto scandaloso, così come sconveniente la partecipazione di una donna a una rappresentazione teatrale.
Questo gioco fatto anche di fraintendimenti e di reciproche confessioni di sentimenti, viene interrotto dal ritorno di Mr Bertram, che si infuria terribilmente della sgradevole situazione che si ritrova in casa.
Maria finirà per sposare il suo promesso sposo e porterà con sé la sua sorellina, e così la scena si sposta soprattutto su Fanny che inizia ad essere guardata da tutti in maniera diversa. Infatti, nella seconda parte del romanzo, da mera spettatrice, sembra diventare la vera protagonista del romanzo - come dovrebbe essere -. Mr Bertram, ad esempio, venuto a conoscenza del comportamento dignitoso della fanciulla, inizia a dimostrarle un maggior affetto, e anche i due fratelli Mary e Henry spostano i loro sguardi su di lei, anche in maniera sgradita alla povera ragazza, che conoscendo i loro veri caratteri, non riesce proprio ad apprezzarli. Tanto più che Fanny soffre terribilmente nel vedere l'affetto crescente che lega suo cugino alla bella e forte Mary.
Henry, non potento più avere le due sorelle Bertram, sposta il suo interesse proprio verso quella fanciulla tenuta da parte, e sembra fare di tutto per spingerla a sposarlo. Nonostante i continui rifiuti della ragazza, non sembra placarsi, e alla fine la dolcezza e la pacatezza di Fanny, lo porteranno a innamorarsi realmente di lei.
Sir Thomas e lo stesso Edmund spingono più volte Fanny a cambiare opinione: Henry Crawford sarebbe un buon partito per lei, un ragazzo adatto a una come lei, ma lei si dimostra davvero irremovibile. Per tal motivo, Sir Thomas la manda a vivere dalla sua famiglia, nella speranza che le ristrettezze economiche la portino a modificare la sua opinione su Henry e ad accettarlo.
Ma la situazione scivola in basso, irrimediabilmente. Fanny si ritrova a vivere in una ambiente del tutto diverso da quello in cui è cresciuta: nonostante sia la sua famiglia, si sente quasi un'estranea, e si avverte la forte differenza tra i due ambienti e le differenti classi sociali. A Mansfield Park regna la pulizia, il decoro, l'educazione, il silenzio; nella vecchia casa di famiglia, i bambini non fanno altro che urlare e correre per tutta la casa, sbattendo porte e litigando tra di loro, e i suoi stessi genitori sembrano ignorarla. Stringerà un rapporto più importante con una delle sue sorelle, Susan, che dimostrerà la viva volontà di apprendere quella pacatezza di modi che tanto ammira in Fanny.
Tuttavia, nella famiglia dei Bertram la situazione diventa sempre più spiacevole. Il primogenito, Tom, rischierà la vita per una malattia contratta a causa della sua vita dissoluta, Maria fuggirà con Henry incurante del suo matrimonio, Julia seguirà il suo cattivo esempio con un altro uomo. Solamente Fanny si dimostrerà essere la perfetta figlia che si attiene alla rigida morale dell'epoca. E i suoi atteggiamenti, spesso remissivi e pacati, finiranno per condurla alla realizzazione del suo sogno e all'aspirazione del suo cuore: sposare colui che ama.
Il finale non lascia felici come negli altri romanzi, ha un retrogusto un po' amaro, è come se la rigida società tanto criticata da Jane, alla fine avesse la meglio. Colei che si è attenuta alle regole, ha ottenuto il suo amore, ma resterà sempre in quell'ambiente dove è stata a lungo trattata quasi come un oggetto.
Iscriviti a:
Post (Atom)