mercoledì 27 agosto 2025

23 SETTEMBRE - TUTTO E' MERAVIGLIA - ANN NAPOLITANO - BIRTHDAY #12 -PALAZZO ROSSO


 Hello Beautiful is an exceptional character study with great compassion and care. The characters are so wonderfully conveyed that they burrow their way under your skin. The narrative examines how people can support each other during struggle and build a meaningful life. The novel is a celebration of familyhood and friendship during the difficult times.

sabato 12 luglio 2025

22 LUGLIO - STONER


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RECENSIONE: Stoner (John Edward Williams)

stoner
RECENSIONE: Stoner (John Edward Williams)

Stoner

Valutazione:
five-stars
Autore:
Traduttore:
Pubblicato da:
Data uscita:
28/05/2012

Pagine:
336
Genere:
ISBN:
9788864116433
Acquista:

La trama

Stoner è il racconto della vita di un uomo tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento: William Stoner, figlio di contadini, che si affranca quasi suo malgrado dal destino di massacrante lav...

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– Perfetto –

Stoner è il romanzo perfetto. Almeno per me. John Williams descrive la vita di un uomo mediocre,  che non si allontana mai da casa e a cui sembra non succedere nulla. Un’esistenza ordinaria: infelicemente sposato, non riesce a instaurare un rapporto con la figlia. Ha pochi, anzi, un solo amico ed è praticamente un estraneo per i suoi genitori che non l’hanno mai compreso.

Chi mai scriverebbe un romanzo su un uomo di mezza età senza ambizioni, sogni e avvenimenti degni di nota? Come è possibile rendere perfetto un romanzo con queste premesse? Williams ha creato un capolavoro con Stoner. Ma come dice Cameron nella prefazione, la verità è che si possono scrivere libri bruttissimi sugli argomenti più avvincenti e bellissimi su quelli che non promettono nulla di buono.

Un racconto ricco di dettagli, proprio come piace a me. Viene descritto il mondo universitario e la storia degli Stati Uniti nei primi anni del secolo. Madre, moglie, figlia e amante ruotano intorno a Stoner che, nonostante l’amore per loro, non riuscirà a costruire un rapporto soddisfacente con nessuna.

Si ritrovava a chiedersi se la sua vita fosse degna di essere vissuta. Se mai lo fosse stata. Sospettava che alla stessa domanda, prima o poi, dovessero rispondere tutti gli uomini. Ma si chiedeva se, anche agli altri, essa si presentasse con la stessa forza impersonale.

Il professore è un incompreso, ma è anche un uomo che subisce gli eventi senza nemmeno provare a cambiarli . “C’è un po di Stoner in ognuno di noi”, almeno a volte e in determinati periodi della vita.  Però, il protagonista qualche certezza ce l’ha.

L’amore per la letteratura, per il linguaggio, per il mistero della mente e del cuore che si rivelano in quella minuta, strana e imprevedibile combinazione di lettere e parole, di neri e gelidi caratteri stampati sulla carta, l’amore che aveva sempre nascosto come se fosse illecito e pericoloso, cominciò a esprimersi dapprima in modo incerto, poi con coraggio sempre maggiore. Infine con orgoglio.

Chi ama la letteratura, le storie intense fatte di dettagli che superficialmente possono anche sembrare insignificanti  e i romanzi di formazione, non potrà restare indifferente di fronte alle gesta di questo “eroe della normalità”.

Stoner è…

Perfetto. Vi chiederete come si fa a consigliare un libro in cui non succede praticamente nulla. Secondo me però, in questo libro succede tutto. La trasformazione del protagonista, i suoi pensieri, le sue remore, le sue mancate prese di posizione rendono Stoner così reale che, durante la lettura gli ho rivolto la parola, gli ho consigliato cosa fare  e l’ho implorato affinchè prendesse una strada piuttosto che che un’altra. Sul finale non ho potuto fare altro se non commuovermi perchè sì, quel professore a tratti mi ha fatto indispettire,  ma non ero pronta a dirgli addio.


lunedì 7 aprile 2025

IL GIORNO DELL'APE - 27 MAGGIO


 Ogni componente di una famiglia infelice è infelice a modo suo. Si potrebbero riassumere così, storpiando una citazione abusata, le seicentocinquanta pagine circa di Il giorno dell’ape, quarto libro di Paul Murray, scrittore irlandese cinquantenne, appena uscito in Italia per Einaudi nella traduzione di Tommaso Pincio. Ma sarebbe un torto al romanzo di Murray, che arriva nelle librerie italiane corroborato da un travolgente successo nel mondo anglosassone: Il giorno dell’ape è stato uno dei libri più belli dell’anno scorso secondo Bret Easton Ellis, il New York Times e il New Yorker, oltre che uno dei sei romanzi finalisti al Booker Prize e il vincitore del più prestigioso premio letterario in Irlanda nel 2023.

Riassunto meno sintetico: ll giorno dell’ape è ambientato nel ventunesimo secolo e descrive le disperazioni e le gioie della famiglia Barnes, stimatissima nel paesino di campagna dove vivono i suoi componenti, a due ore di macchina da Dublino. I Barnes sono Dickie, il pater familias, proprietario del concessionario di auto Volkswagen leader nella zona, ereditato da suo padre e sponsor della squadra locale di calcio; sua moglie Imelda, bella quanto fatua, Miss Irlanda mancata, partner fedelissima, accumulatrice dagli occhi verdi di tavoli di modernariato e capi d’alta moda; Cass, la figlia maggiore, adolescente con un bernoccolo per la letteratura e dolori di crescita, in procinto di andare al Trinity College (come l’autore, come Sally Rooney); e PJ, il figlio minore, potenziale geniaccio, descritto dalla sorella “come il canotto a forma di animale di un bambino che andava alla deriva nel mare aperto”. Vivono in una bella casa, con stanze per tutti e un bosco pieno di scoiattoli sul retro, Dickie e Imelda hanno aperto le danze al loro matrimonio ballando “Wonderwall”.

Un rassicurante romanzo borghese? Proprio no. Le cose esplodono in fretta: gli affari del concessionario di auto di Dickie vanno sempre peggio, il mercato crolla. Lui smette già dopo pochissime pagine di “dire che la situazione sarebbe migliorata. Sapevano quanto era grave; l’intero paese sapeva. Al termine della messa Dickie veniva avvicinato da anziane che gli dicevano di aver recitato una novena per lui in particolare e per l’industria automobilistica in generale. Altri si tenevano alla larga, come se il fallimento potesse essere contagioso”. Iniziano le spese alla Lidl di mattina presto per non incontrare i vicini pettegoli, le svendite online degli oggetti di casa, i debiti, l’ecatombe dei piani per l’avvenire.

giovedì 30 gennaio 2025

I GIORNI DI VETRO - NICOLETTA VERNA - 1 APRILE 2025

 Redenta è nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È così che comincia davvero il fascismo, e anche la vicenda di Redenta, della sua famiglia, della sua gente. Un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Sebbene Bruno, l’adorato amico d’infanzia che le aveva promesso di sposarla, incurante della sua «gamba matta» dovuta alla polio, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. E quando il gerarca Vetro la sceglie come sposa, il sadismo che le infligge non riesce a spegnere in lei l’istinto di salvezza: degli altri, prima che di sé. La vita di Redenta incrocia quella di Iris, partigiana nella banda del leggendario comandante Diaz. Quale segreto nasconde Iris?